Il Blog di una Ginecologa con la passione per la Scienza dell’Alimentazione e per la Medicina dello Stile di Vita

Quel figlio che non arriva, l’aria che respiriamo e il cibo che mangiamo

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Quali rapporti tra sterilità, inquinamento e alimentazione

 

Forse non solo gli operatori del settore si sono accorti di quanto sia più difficile fare figli ai  giorni nostri, rispetto quanto lo fosse per i nostri genitori, per non parlare dei nostri nonni. Di quanto siano affollati i centri per la sterilità.

Certo, i fattori sono diversi e complessi, tra cui ad esempio l’aumento dell’età biologica alla quale oggi si sceglie di procreare, o si è costretti a farlo.

Eppure c’è qualcosa di cui poco si parla, e soprattuto poco si è invitati a porvi rimedio, a cercare una soluzione prima di ricorrere alle tecniche invasive. E come al solito è qualcosa che riguarda lo stile di vita. 

Ed è qualcosa che interessa sia l’uomo che la donna. E’ facile quindi comprendere che, quando i due fattori, maschile e femminile, combaciano, come succede quando una coppia deve procreare, il problema diventa ancora più grave.

Vogliamo parlare di motilità e quantità degli spermatozoi?

Certo, è stata dimostrata una correlazione con l’inquinamento atmosferico e in particolare con il particolato atmosferico anche in Italia e in particolare nel sud Italia, nella Terra dei Fuochi, ma a proposito di inquinamento  vi devo parlare ancora una volta e soprattutto degli interferenti endocrini di cui vi avevo già parlato a proposito di endometriosi qui.

Sono quegli inquinanti ambientali chiamati POP’s (Persistent Organocholorine  Pollutants) derivanti da pesticidi, solventi,  prodotti chimici industriali ad azione simil- estrogenica che vengono assunti con il cibo e in particolare con i prodotti animali  nel cui grasso si concentrano.

E sebbene gli studi su consumo di pesce e fertilità non siano tutti concordi sembra che abbiano un tropismo particolare per il grasso del pesce. Questo sembra essere dimostrato da diversi studi che, volendo studiare gli effetti benefici sulla spermatogenesi degli Omega 3 ( gli Omega 3 in assoluto fanno bene alla fertilità) da consumo di pesce, hanno trovato l’effetto contrario, proprio a causa della presenza di POP’s, che annullano gli effetti degli Omega 3.

Oltre i pesticidi, un’ altra categoria è rappresentata dagli ftalati che, presenti nella plastica, in prodotti per l’igiene personale, nelle creme cosmetiche,  sono maggiormente assunti ancora una volta col cibo per contaminazione con la plastica usata nei vari punti della catena produttiva. Gli alimenti maggiormente contaminati? Carne, in particolare quella conservata, pollame, latte e panna latticini, sopratutto da latte intero. In una review di 35 studi pubblicata su Enviromental Health  persino nei bambini e adolescenti americani sono stati trovati  ftalati  a concentrazioni ben al disopra delle concentrazioni raccomandate, ed è stato calcolato che una dieta ricca di carne e latticini comportava un rischio di esposizione circa doppio, mentre nessuna esposizione era trovata su chi seguiva una alimentazione a base di verdura e frutta.

Per quanto riguarda la donna, una bellissima e completa review su nutrizione e fertilità femminile è stata pubblicata nel 2016 su Nutrients da parte di due studiose Italiane, Roberta Fontana e Sara Della Torre. Cerco di riassumerne i tratti più importanti.

Gli stessi interferenti endocrini portano nelle ovaia ad alterazioni ormonali correlate alla fertilità e alla POF (Premature Ovarian Failure), cioè un decadimento prematuro della funzione ovarica prima dei 40 anni, che può portare alla menopausa precoce. E sapete una cosa? Spesso questa condizione è associata all’ endometriosi. Una coincidenza? Non credo.

Io vi avevo già detto nella mia video intervista che trovate nella Home di questo Blog, che è stato addirittura dimostrato che durante la gravidanza gli interferenti endocrini possono portare ad alterazioni delle gonadi e dei gameti, cioè del sistema riproduttivo sia del feto maschio che del feto femmina, che nascono quindi già con una quota ridotta di spermatozioi e ovociti.

Sappiamo bene che sia il sottopeso che la denutrizione (infrequente nei paesi occidentali) sono correlati ad infertilità, nei nostri paesi siamo ormai molto più abituati all’obesità, spesso associata alla Policistosi Ovarica, entrambe associate ad insulino-resistenza e alle complesse interazioni dell’ iperinsulinemia con la produzione ormonale dell’ovaio che portano spesso a sterilità.

Ma volendo prescindere dal discorso degli interferenti endocrini e prendendo in esame gli stili alimentari, nell’ insulino resistenza è stata trovata una correlazione con l’assunzione dei grassi saturi animali, mentre la sostituzione di questo con i grassi polinsaturi (Omega 3 e Omega 6) del mondo vegetale,  porta ad un miglioramento della fertilità (così come dell’ insulino-resistenza)

E ancora, e sempre…. la fertilità migliora con: la sostituzione delle proteine animali con quelle vegetali, con la sostituzione dei carboidrati raffinati e degli zuccheri semplici con quelli integrali, cioè riducendo l’indice glicemico della dieta.

Questo è vero naturalmente anche per la fertilità maschile.

Per i micrononutrienti hanno importanza l’adeguatezza degli apporti di acido folico, vitamine A, C, D, B12,  E, zinco e selenio.

E per quanto riguarda l’esercizio fisico? L’esercizio moderato, quello eseguito secondo le raccomandazioni delle società scientifiche migliora la fertilità, quello strenuo, esagerato, la diminuisce.

Quindi…niente di nuovo sotto il sole. Come per tutte le patologie emergenti del mondo moderno la causa  o per lo meno la concausa) è sempre una: l’alterazione dello stile di vita, alimentazione in primo luogo.

Le due studiose concludono, pur ammettendo la scarsità degli studi in merito:

“Nevertheless, nutrition and lifestyle changes are still one of the most promising and invaluable interventions in preserving human health and women fertility and represent the most captivating challenge that we also have to take up today as Hippocrates, in the 4th century BC, suggested: “If we could give every individual the right amount of nourishment and exercise, not too little and not too much, we would have found the safest way to health”. Traduco: Tuttavia, i cambiamenti nella nutrizione e nello stile di vita sono ancora uno degli interventi più promettenti e inestimabili nel preservare la salute umana e la fertilità delle donne e rappresentano la sfida più accattivante che dobbiamo affrontare anche oggi come Ippocrate, nel IV secolo a.C., ha suggerito: “Se potremmo dare ad ogni individuo la giusta quantità di nutrimento ed esercizio fisico, non troppo poco e non troppo, avremmo trovato il modo più sicuro per la salute

Allora, se volete un bambino, prima di aspettare anni e prima di rivolgervi a un centro di fecondazione assistita assicuratevi di mettere in atto queste 4 o 5 cosette, che poi sono sempre le stesse, eh 😀

Anzi no, alla fine sono 10. Insomma un decalogo 😀

 

  1. Assicuratevi di aver un giusto peso corporeo
  2. Fate attività fisica regolare
  3. Cercate di passare più tempo che potete in ambienti sani e poco inquinati. Vivete in città? Nel fine settimana si va in mezzo alla Natura
  4. Evitate alcool e fumo
  5. Adottate uno stile alimentare che sia il più possibile plant-based, cioè su base vegetale, e povero di zuccheri semplici e carboidrati raffinati.
  6. Assicuratevi un contributo giornaliero di Omega 3 e vitamina E da frutta secca (sopratutto noci, semi di lino e chia macinati)
  7. Tra frutta e verdura prediligete quelle ricche di vitamine A e C (rosse, gialle,  e arancioni, più broccoli e spinaci)
  8. Prendete il sole (vitamina D)
  9. Eliminate la plastica, in particolare quella che può venire a contatto con gli alimenti e con l’acqua.
  10. Scegliete tra i prodotti per l’igiene personale per la cosmesi quelli dichiaratamente senza ftalati.

 

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